Target
Obiettivi | Implementare il ruolo di difesa idraulica proprio della fascia ripariale, accrescere la funzione di corridoio ecologico della fascia ripariale, aumentare le condizioni di ombreggiamento dell’alveo, accrescere la capacità della fascia ripariale di assorbimento di nutrienti in eccesso, aumentare l’infiltrazione dell’acqua nel sottosuolo mediante il rallentamento del ruscellamento superficiale. |
Localizzazione intervento | Lungo l’intero tratto fluviale nei casi in cui la fascia ripariale esistente non arrivi ad estendersi fino a 10 metri dalla sponda. In modo localizzato quando invece, anche arrivando a 10 metri dalla sponda, vi sono le condizioni (prima di tutto date dalla legittimazione a svolgere l’intervento) per ampliarla ulteriormente, come riportato nelle apposite rappresentazioni cartografiche. L’impianto deve riguardare esclusivamente il fondovalle, mai il versante, a quote che al massimo potrebbero variare di pochi decimetri rispetto a quella arginale. |
Soggetto esecutore | Enti pubblici, privati frontisti (o loro delegati). |
Titolo di legittimazione sul terreno interessato dall’intervento | Nel primo caso l’intervento si attua nei primi 10 metri, per cui all’interno della fascia di cui al comma 1 art. 115 del Dlgs 152/2006; nel secondo caso è necessario trovare l’accordo con i proprietari per l’uso dei terreni. |
Descrizione e motivazioni
Al fine di raggiungere gli obiettivi sopra citati si tratta, prevalentemente, di “completare” le fasce ripariali nel caso in cui quelle esistenti non arrivino ad estendersi per 10 metri dalla sponda. In tal modo si avrebbe una fascia ripariale uniforme lungo l’intero tratto considerato, rafforzando l’infrastruttura verde Medio Nera.
L’intervento è localizzato su entrambe le sponde in parallelo all’interno di una superficie complessiva di circa 21 ettari, e su una sola sponda all’interno di una superficie complessiva di 15 ettari. L’intervento riguarda anche 2,4 ettari di superfici esterne ai 10 metri di cui all’art. 115 Dlgs 152/2006 ma rientranti in quelle di cui alla Tab. 1 di cui all’analisi catastale.
Le specie oggetto d’impianto dovrebbero essere esclusivamente salici (scelti tra quelli già presenti in zona) ed ontano nero. La fascia ripariale di nuova costituzione, o comunque il completamento di quella esistente, dovrebbe essere gestita con le operazioni di cui all’Azione 1.
Con gli Allegati da VI a X vengono individuati i tratti in cui eseguire l’ampliamento della fascia ripariale.