Dopo aver ricostruito le origini, nonché le ragioni che hanno portato alla costituzione del CdF (qui il lavoro avviato nel 2016 dal Consorzio BIM Cascia – qui la Timeline del CdF), viene ora caratterizzato l’ambito territoriale ricompreso dal progetto di Contratto e al quale si riferisce anche, dal punto di vista della pianificazione territoriale, la proposta di Piano per la gestione della fascia ripariale del Medio Nera, anche comprensiva di linee guida per la riduzione del rischio idraulico (qui tutti i dettagli del Pia.ME.NER.).

Quest’ultimo riguarda per l’appunto la gestione della fascia ripariale circoscritta al medio corso del fiume Nera, dalle gole poste a monte di Cervara di Preci a nord, fino ad arrivare – a sud – alla località Ponte delle Melaggini, posta in prossimità di Ceselli di Scheggino. I dieci Comuni facenti parte del Consorzio e contestualmente aderenti al CdF (da nord: Preci, Norcia, Cerreto di Spoleto, Cascia, Poggiodomo, Monteleone di Spoleto, Sellano, Vallo di Nera, Sant’Anatolia di Narco e Scheggino) sono tutti ricompresi – eccetto Sellano -nel sottobacino idrografico del Nera.

I contenuti che seguono si sostanziano come una “fotografia” dello stato del territorio relativo alla fine del 2019 (momento in cui è stato redatto il presente testo), soprattutto sotto il profilo fisico, biotico e dell’analisi che l’impatto antropico può avere sugli ecosistemi naturali e seminaturali del fondovalle. Allo stesso tempo si tenta di riepilogare anche la normativa plurisettoriale che investe l’argomento di che trattasi, così da evidenziare che arrivare a definire una proposta di CdF per il Medio Nera è stata operazione oltremodo lunga, laboriosa e complessa, nella quale il Consorzio – e di conseguenza i Comuni partecipanti – hanno sempre creduto e continuano a credere. Ciò, nonostante le notevolissime difficoltà date prima dalla sequenza sismica iniziata nell’agosto 2016 e successivamente dalla pandemia da COVID-19.
L’insieme dei contenuti utili al fine di inquadrare l’ambito territoriale in cui è contestualizzato il CdF e di conseguenza il Pia.ME.NER. – contenuti che si ritiene opportuno portare all’attenzione del pubblico affinché questo possa contribuire ad una definizione degli obiettivi più puntuale e rispondente ai bisogni del territorio – è stato suddiviso per ambiti tematici, ad ognuno dei quali corrisponde una sezione appositamente dedicata. Tali ambiti tematici sono:
- Geografia, idrografia e clima;
- Criteri per la tutela del paesaggio;
- Vincolo idrogeologico e strumenti settoriali di area vasta;
- Uso del suolo e Analisi catastale in corrispondenza della fascia ripariale;
- Qualità delle acque;
- Utilizzazioni della risorsa idrica;
- Reti ecologiche in medio-alta Valnerina;
- Ricchezza biotica.
Per i paragrafi descrittivi sopra menzionati, relativi alla caratterizzazione paesistico-ambientale della medio-alta Valnerina, si è fatto riferimento alla bibliografia qui riportata.